domenica 28 marzo 2010

«OGGI L’INNOVAZIONE LINGUISTICA AVVIENE ATTRAVERSO LA COMUNICAZIONE»

Mario Morcellini ha aperto il 22 marzo in Palazzo Firenze a Roma il XXI corso di aggiornamento PLIDA per docenti di italiano per stranieri, in programma fino al 26 marzo 2010

Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri, inaugura il XXI corso PLIDA




 «Oggi l’innovazione linguistica avviene attraverso la comunicazione: chi parla la comunicazione assume una grande responsabilità, diventando artefice e simbolo della lingua italiana che cambia». Con queste parole Mario Morcellini, Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha aperto il 22 marzo in Palazzo Firenze il XXI corso di aggiornamento PLIDA per docenti di italiano per stranieri promosso dalla Società Dante Alighieri, in programma fino al 26 marzo prossimo sul tema “Italiano, media e nuovi media.

 L'intervento di Mario Morcellini

 «Il cambiamento della comunicazione è molto veloce ed è impensabile poterlo fermare con le parole - ha spiegato Morcellini ai docenti della “Dante”, sottolineando la necessità di considerare i media come mezzo di formazione a livello scolastico -. L’influenza del passato sulla lingua italiana è avvenuta attraverso gli intellettuali, le accademie e la cosiddetta “cultura organizzata”, oggi piuttosto in declino». «La forza delle parole è straordinaria - ha concluso -: le parole sono fondamentali nelle nostre relazioni. Se si vuole comprendere a fondo il cambiamento della comunicazione è necessario prima comprendere il cambiamento delle forme espressive e linguistiche».


   
 L'intervento di Elena Pistolesi

 La mattinata, inaugurata dall’intervento del Segretario Generale della Società Dante Alighieri, Alessandro Masi, è proseguita con la relazione di Elena Pistolesi, docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha approfondito i vari tipi di scrittura utilizzati in chat, sms ed email, «che si avvicinano molto al parlato contemporaneo, rappresentando modalità molto importanti di trasmissione del pensiero».

martedì 16 marzo 2010

L’ITALIANO A SCUOLA: INSEGNARE, CORREGGERE, VALUTARE

(PROPOSTE DI ORIENTAMENTO PER GLI INSEGNANTI
NELLE DIFFICOLTÀ DELLA LINGUA CONTEMPORANEA)

Martedì 2 marzo, ore 10 - Roma, Palazzo Firenze, Piazza Firenze 27

Un Convegno per fare il punto della situazione sull’insegnamento della lingua italiana nella scuola contemporanea: quale italiano si insegna oggi? Quali sono gli strumenti e le risorse di cui dispongono gli insegnanti per offrire un’educazione linguistica adeguata? Ne parleranno linguisti, insegnanti ed esponenti delle Istituzioni. Durante il Convegno sarà presentato il libro di Luca Serianni e Giuseppe Benedetti: Scritti sui banchi. L’italiano a scuola tra alunni e insegnanti (Carocci, 2009).
Non è certo un mistero che nel 1861, al momento della fondazione dello Stato unitario, ben pochi cittadini potevano dire di conoscere la lingua italiana. Nei quasi 150 anni che ci separano da quella data, molti fattori hanno contribuito all’unificazione linguistica: l’urbanizzazione, le emigrazioni interne ed esterne, la leva obbligatoria, la diffusione sempre più capillare dei mezzi di comunicazione di massa. Non c’è dubbio però che la principale fonte di norma in fatto di lingua sia stata rappresentata dalla scuola. A questa si indirizzarono i primi ministri dell’Istruzione, e gli autorevoli esperti da questi ultimi chiamati a collaborare, a partire da Alessandro Manzoni. E la scuola ha ancora oggi un ruolo centrale per l’insegnamento della lingua: per molti cittadini gli anni della scuola rappresentano l’unica occasione per venire in contatto con una fonte di norma linguistica. Tuttavia, oggi sono molte le voci che si levano per denunciare la scarsa confidenza degli studenti con la propria lingua madre: senza arrivare a parlare di analfabetismo, non si possono trascurare i dati sulla
competenza nelle abilità linguistiche primarie; dati che hanno obbligato molte facoltà universitarie (non solo umanistiche) a istituire corsi di lingua italiana con la finalità di compensare - forse un po’ in ritardo - lacune accumulate durante il percorso scolastico.
Risulta allora quanto mai urgente rispondere alle domande che si pongono non solo gli insegnanti, ma anche i comuni cittadini, i genitori, i datori di lavoro delle future generazioni: quale italiano si insegna oggi nella scuola? Si può parlare di un italiano normativo condiviso? Quali sono gli strumenti e le risorse di cui dispongono gli insegnanti per offrire un’educazione linguistica adeguata alle esigenze della realtà contemporanea?

Il Convegno in programma presso la Sede della Società Dante Alighieri 

Il Convegno “L’italiano a scuola: insegnare, correggere, valutare. Proposte di orientamento per gli insegnanti nelle difficoltà della lingua contemporanea” - in programma martedì 2 marzo a Roma presso la Sede Centrale della Società Dante Alighieri (Piazza Firenze 27) - si aprirà alle ore 10 con il saluto dell’Ambasciatore Bruno Bottai, Presidente della “Dante”. Seguiranno, con il coordinamento del Segretario Generale Alessandro Masi, gli interventi di Anna Piperno (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) su “Italiano, disciplina di frontiera”, di Elena Ugolini (Consiglio di indirizzo dell’INVALSI) su “Le rilevazioni esterne degli apprendimenti realizzate dall’INVALSI e la ricorrezione delle prove di italiano nell’esame di Stato”, di Nicola De Blasi (Università degli Studi di Napoli “Federico II”) su “L’italiano a scuola dall’Unità a oggi”, di Luca Serianni (Università degli Studi “La Sapienza”, Roma) su “Qualche riflessione sul testo di grammatica per le scuole”, di Ugo Cardinale (Preside del Liceo classico “Carlo Botta”, Ivrea) su “Il ruolo di indirizzo del dirigente scolastico nella valutazione: l’esperienza del ‘Carlo Botta’”, e di Giuseppe Benedetti (Vicepreside del Liceo classico “Torquato Tasso”, Roma) su “Alunni e professor, matite e penne: elaborati e correzioni d’esame a distanza di dieci anni”. Nel pomeriggio, dopo il laboratorio di valutazione della prova di italiano, con la supervisione di Luca Serianni, e l’illustrazione di uno spazio per gli insegnanti sul sito Internet della Società Dante Alighieri (www.ladante.it), sarà presentato - alle ore 17 - il volume di Luca Serianni e Giuseppe Benedetti, Scritti sui banchi. L’italiano a scuola tra alunni e insegnanti (Carocci, 2009).

lunedì 15 marzo 2010

Libro Bianco sul Trattamento Automatico della Lingua

Forum TAL









Nuova
edizione
2009
Pubblicazione della Fondazione Ugo Bordoni
Coordinatori del volume: Andrea Di Carlo, Andrea Paoloni
Progetto grafico e impaginazione: Stefania Vinci

Il Libro Bianco è pubblicato dalla Fondazione Ugo Bordoni, perconto del Forum TAL, con l’intento di fornire un utile strumento di con-sultazione per coloro che vogliano utilizzare le tecnologie del Trattamento
Automatico del Linguaggio o vogliano promuovere progetti nel campo. Questa pubblicazione è stata realizzata con il contributo di tutti i com-ponenti del Forum, in particolare: il primo capitolo “Il Trattamento Automatico della Lingua: definizione e aree tecnologiche” è stato redatto da Nicoletta Calzolari e Andrea Paoloni;
il secondo capitolo “Il Mercato del TAL” è stato redatto da Paolo Coppo e Andrea Melegari; il terzo “Il TAL in Italia” da Andrea Di Carlo sulla base dei questionari raccolti dall’Università della Tuscia e dal Con-
sorzio Pisa Ricerche; il capitolo successivo “Interviste” riporta le intervi-ste di alcuni esperti indicati dai componenti del Forum e raccolte da Andrea Di Carlo e Andrea Paoloni; infine i successivi due capitoli, sono
stati anch’essi redatti da Andrea Di Carlo sulla base dei dati resi disponi-bili dai questionari; la collezione del materiale e l’organizzazione dello stesso è stata curata da Sara Saverione.
I coordinatori ringraziano Marco Morosini per la revisione del volume.

Componenti del Forum TAL

Fanno attualmente parte del Forum TAL in rappresentanza di diversi domini culturali e produttivi:
Marco Mancini, Conferenza dei Rettori delle Università Italiane
Andrea Melegari, Expert System
Andrea Di Carlo, Andrea Paoloni, Guido Salerno, Fondazione Ugo Bordoni
Nicoletta Calzolari, Istituto di Linguistica Computazionale, CNR, Pisa
Piero Cosi, Emanuela Magno, ISTC, CNR, Padova
Paolo Coppo, Loquendo
Giovanni Scanagatta, Ministero delle Attività Produttive
Giordano Bruno Guerri, Ministero delle Comunicazioni
Carmelo Basso, Giuseppe Rinaldo, Ministero delle Comunicazioni -ISCTI
Pierluigi Ridolfi, CNIPA
Alessandro Musumeci, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Stefano Aprile, Ileana Fedele, Ministero della Giustizia
Alessandro Masi, Società Dante Alighieri

domenica 14 marzo 2010

La Dante, patrimonio nazionale

Il ministro Frattini ha ribadito il fondamentale ruolo
svolto dalla Società Dante Alighieri all'estero


12 marzo 2010. - «La Società Dante Alighieri è un patrimonio nazionale che la rete diplomatica potenzierà e sosterrà sempre, e di cui ovviamente non possiamo fare a meno».
Al termine della presentazione del libro postumo del padre Alberto, Foresta di giorni, tenutasi il 10 marzo scorso in Palazzo Firenze a Roma, il Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, ha fatto il punto sulla politica linguistica della Farnesina, sottolineando il ruolo fondamentale svolto dalla "Dante" in stretta collaborazione con le rappresentanze diplomatiche. «Con la riforma del Ministero degli Esteri - ha affermato Frattini - si dovrà investire di più nell'insegnamento della lingua e costituire una cabina di regia avvalendoci degli Istituti Italiani di Cultura e naturalmente anche della Società Dante Alighieri». «Noi abbiamo una straordinaria capacità di promuovere la nostra storia dell'arte - ha concluso il Capo della Farnesina facendo riferimento
alle eccellenze italiane più rappresentative all'estero- e di realizzare interventi formidabili di restauro in Paesi che hanno anch'essi un patrimonio da custodire, ma che non sono in grado di farlo da soli: parlo della Cina, dell'Iraq, del Medio Oriente, dell'Africa. Abbiamo svolto delle attività di restauro, un settore in cui nessuno mette in dubbio il ruolo di leader assoluto che l'Italia ha da sempre nel mondo».

lunedì 8 marzo 2010

Le nuove borse di studio per gli italiani all'estero

Italia chiama Italia
L'Italia come non l'avete mai vista

Sportello Italia
Le nuove borse di studio per gli italiani all'estero promosse dalla Società Dante Alighieri sono al centro della puntata di mercoledì 13 maggio. Illustra l’iniziativa Alessandro Masi, il Segretario Generale della Dante Alighieri.
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